La Scuola dell’Infanzia "A.M. CROCE", nella sua missione educativa, ha come fonte di ispirazione fondamentale la consapevolezza dei diritti dei bambini in quanto persone. Tali diritti vengono sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle dichiarazioni e convenzioni internazionali. Si riferiscono alla vita, alla salute, all’educazione, all’istruzione ed al rispetto dell’identità individuale, etnica, linguistica, culturale e religiosa. La Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e la loro piena integrazione, con particolare riguardo alla fase d’ingresso ed alle situazioni di rilevante necessità, inoltre s’impegna a favorirne la crescita rispettando i ritmi dell’età e le differenze e valorizzando potenzialità e doni personali.
La nostra Mission
La scuola elabora la sua “Mission” partendo dalla sua identità di “scuola”, “cristiana”, “educativa” e tenendo presenti i tre fattori, fortemente integrati tra loro: ha un'indirizzo "cristiano" nel senso di condurre i bambini a comprendere che quanto è umano, vero, bello, buono, giusto, ecc... è anche cristiano.
Per "educazione" si intende: formazione del bambino all'apertura, al rispetto delle persone e delle cose, alla generosità, alla scoperta del bello e della natura, alla spontaneità, alla socialità, al bisogno di stare insieme, al dialogo, al gioco, alla scoperta anche delle realtà spirituali, ecc...
scuola cristiana" significa ancora che l'ambiente deve trasmettere un clima famigliare, semplice, accogliente, gioioso... in cui anche le famiglie possano entrare liberamente per portare il loro contributo di servizio o di assistenza a beneficio di tutti, senza interferire nella vita della scuola.
Nessun bambino sarà discriminato per motivi religiosi; i genitori iscrivendo i loro bambini sanno che tutto ciò che costituisce, a giudizio delle educatrici e del Comitato, buono e meritevole di essere insegnato, sarà messo in atto.
Le finalità educative
- Creare un rapporto di collaborazione e di crescita tra famiglie, educatori e comunità.
- Accogliere le caratteristiche di ciascun bambino come ricchezza.
- Rispettare i ritmi individuali, motori, cognitivi e fisiologici di ogni bambino.
Sarà nostro dovere che i bambini:
- Ricevano adeguate cure nel rispetto della loro persona.
- Possano vivere attività ludiche, educative e formative.
- Siano stimolati in modo personale per uno sviluppo ottimale della loro identità.
La mission educativa si sostanzia di alcuni principi pedagogici di base:
- La costruzione e il mantenimento di una positiva relazione educativa tra i bambini, tra gli adulti e i bambini e tra gli adulti stessi, che diventa una condizione necessaria per favorire un sereno sviluppo e l’apprendimento di nuove conoscenze e capacità. Considerando l’attenzione ai bisogni affettivi di sicurezza che caratterizzano l’infanzia, il rapporto tra gli educatori e i bambini garantisce il mantenimento di una “base sicura”, attraverso il legame che si costruisce nella scuola con le figure di attaccamento aggiuntive.
- L’équipe educativa della scuola adotta nei diversi momenti della giornata degli atteggiamenti di accoglienza, ascolto ed empatia, valorizzando le specificità e le differenze di tutti i bambini e delle loro famiglie.
- Sperimentare relazioni solide e significative con gli adulti e con i coetanei aiuta così a sviluppare progressivamente la propria autonomia, la propria identità e diverse competenze affettive e cognitive. Diventa molto importante a questo scopo promuovere intenzionalmente occasioni di scambio nel gruppo dei bambini per la maturazione sociale e cognitiva, favorendo la condivisione e la cooperazione come un processo per il quale le varie tappe evolutive di un’esperienza risultano come conquista individuale e al tempo stesso collettiva.
- La costruzione di una relazione di partenariato e di co-educazione con le famiglie, per sostenere la genitorialità, all’interno della rete sociale e territoriale, anche alla luce delle trasformazioni socio-culturali delle famiglie e della complessità attuale del compito educativo.
- L’attenta osservazione dei ritmi e delle modalità di crescita di ciascun bambino, che viene adottata per comprendere e non per valutare e che si avvale anche di strumenti strutturati e di registrazioni sistematiche; permette di rilevare i bisogni, anche transitori, e le continue conquiste del percorso evolutivo di ciascun bambino, per programmare, verificare e riprogettare interventi adeguati e personalizzati.
- La metodologia attiva e di laboratorio che promuove il processo di apprendimento e di sviluppo attraverso l’esperienza di:
- esplorazione/manipolazione
- imitazione/esercitazione/variazione
- rielaborazione
- formalizzazione cognitiva
- generalizzazione
- Educazione interculturale come formazione alla convivenza tra tutte le differenze (non solo quelle che vengono da lontano), che orienta alla costruzione di identità aperte, flessibili e solidali, rispettose delle diverse appartenenze culturali linguistiche, etniche e religiose.
- Apertura e collaborazione con diversi soggetti del territorio, finalizzata alla conoscenza e alla partecipazione delle bambine e dei bambini ai loro contesti di vita reale, contribuendo così a sviluppare una maggiore consapevolezza della propria identità personale e sociale.
- Collegialità nel gruppo di lavoro (insegnanti e personale ausiliario di cucina), intesa come modalità con cui si progettano, si realizzano e si valutano periodicamente l’intervento educativo/didattico e l’intero funzionamento del servizio, al fine di adottare atteggiamenti coerenti e condivisi nella relazione e nei processi di insegnamento.